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La "data di nascita" ufficiale della Psicologia di Comunità come campo autonomo di ricerca e di applicazione viene fatta risalire al 1965; il luogo, gli Stati Uniti d' America.
Le cifre che contraddistinguono la Psicologia di Comunità sono:
a) lo studio, attraverso la teoria, la ricerca e l' azione, delle relazioni fra gli individui e le loro comunità di appartenenza;
b) la promozione dell' applicazione delle scienze sociali e del comportamento al fine di accrescere il benessere delle persone nella loro comunità;
c) lo sviluppo e l’attivazione di programmi innovativi volti alla promozione delle capacità umane.
Dovendo sintetizzare, gli obiettivi della Psicologia di Comunità possono essere riassunti come segue:
• assunzione, nella teoria e nella pratica, di un approccio ecologico e sistemico (considerazione dell’individuo nella complessità delle sue relazioni e del suo contesto bio-psico-sociale)
• orientamento "positivo", di potenziamento delle risorse (empowerment), piuttosto che di diagnosi e cura di "patologie"
• redistribuzione del "potere" e del "controllo" fra figure professionali istituzionali e la gente comune
• promozione e potenziamento delle fonti informali di supporto sociale (sviluppo di comunità)
• impegno per una distribuzione più equa delle risorse fra tutti i gruppi sociali
• valorizzazione delle diversità culturali
• promozione di un senso "psicologico" di comunità
• pianificazione degli interventi sulla base dei bisogni realmente presenti
• enfatizzazione del momento valutativo
Il che può essere ulteriormente schematizzato, per quanto riguarda specificatamente il momento applicativo, nel modo seguente:
1. Analisi del contesto comunitario o territoriale
2. Analisi dei bisogni
3. Definizione degli obiettivi
4. Organizzazione delle risorse
5. Attivazione dell' intervento
6. Valutazione dei risultati
Un discorso a parte, ma in stretta connessione con l’approccio teorico-metodologico della Psicologia di Comunità, merita la ricerca-azione, che si configura come strumento di indagine non puramente finalizzata a interessi conoscitivi, ma orientata anche alla trasformazione delle logiche d’azione e delle relazioni tra gli attori coinvolti nel processo di ricerca. Particolare enfasi viene data all’utilizzo di modalità partecipative di progettazione, implementazione e valutazione delle azioni di ricerca.
Riferimenti bibliografici utili:
Francescato, D., Tomai, M. e Ghirelli, G. Fondamenti di Psicologia di Comunità. Principi, strumenti e ambiti di applicazione Carrocci Editore
Prezza, M. e Santinello M. Conoscere la comunità Il Mulino
Zani, B. e Palmonari, A. Manuale di Psicologia di Comunità Il Mulino